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Vent'anni di boom economico e mediatico, poi un decennio di scarsa crescita, infine una crisi mondiale senza precedenti che lo ha colpito duro mentre era in piena trasformazione. Il Nordest monopolizzato dalla Lega non è più riserva indiana dei "piccoli", almeno nelle sue eccellenze imprenditoriali abituate a competere nel mondo. Ma non è ancora un sistema di capitalismo diffuso compiutamente innovativo per stare al passo della concorrenza mondiale. Uno scenario complesso fatto di storie di uomini e capannoni, tasse e burocrazia, imprese che chiudono e imprese che innovano, banche che non danno più soldi e padroncini che tornano in chiesa (imprecando) o vorrebbero scappare oltre confine, raccontate con lo sguardo disincantato di un lombardo che vuole capire dove stiamo andando. Perché capire dove va il Nordest è un modo per parlare del futuro dell'intero paese.